(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)
VIAREGGIO. “Bande di minorenni che pestano un loro coetaneo. L’incalzare del degrado della città. Il vertiginoso incremento degli atti di teppismo, di delinquenza, di furti e rapine ai danni degli esercenti, così come delle persone più deboli sono tutti segnali che ormai ci dovrebbero far capire che da tempo in città si è superato il limite di guardia”. Ad affermarlo è la senatrice viareggina Manuela Granaiola (Partito Democratico).

“Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza che colpisce due volte la città – in termini di vivibilità e di civiltà e la colpisce economicamente generando un’immagine che, giorno dopo giorno, offusca la sua vocazione di piacevole, tranquillo luogo di vacanze e turismo.

“In questa situazione fa molto piacere apprendere che, sempre più spesso, giovani commesse e cittadini trovino il coraggio e l’orgoglio di intervenire anche a costo di mettere in discussione la propria sicurezza personale. Sono i segni di una città che non si vuole arrendere e che può reagire con determinazione e civiltà.

“A tutti gli abitanti, agli ospiti ed in particolar modo a queste persone, le istituzioni dovrebbero saper dare una risposta concreta. Più volte ho provato a richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di dar vita ad un’iniziativa che su questi temi possa coinvolgere la città in tutte le sue articolazioni, dalle rappresentanze economiche a quelle sociali fino alle forze dell’ordine.

“L’aggravarsi della situazione della sicurezza nella vita in città trova forse una controparte nell’aggravarsi della situazione economica e sociale di un paese che subisce pesantemente i colpi di una crisi drammatica. Ma nessuna giustificazione può e deve essere tollerata.

“La notizia che degli animali, in questo caso cani, vengano utilizzati – anche nella civilissima Toscana – come ‘bagagli’ per trasportare la droga e poi vengano barbaramente uccisi fa inorridire. Assistiamo ad un progressivo imbarbarimento che deve essere contrastato senza incertezze.

“Un contrasto che deve contare su adeguati interventi legislativi (ho presentato, con altri colleghi, più di un disegno di legge a tutela degli animali di affezione) ma soprattutto deve poter contare su un moto di rigetto di tutte le coscienze. Mi domando cosa possa giungere a fare un uomo che tratta ed usa così altri esseri viventi.”

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